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1. | € 31,00 | EAN-13: 9788856838275 Vincenzo Russo Consumo critico, alimentazione e comunicazione. Valori e comportamenti per un consumo sostenibile
Edizione: | Franco Angeli, 2013 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 31,00 | Descrizione | Sempre più spesso la comunicazione si serve del tema della sostenibilità , dei colori della natura, dei valori della semplicità per promuovere una visione del mondo coerente con il rispetto dell'ambiente e con i valori del benessere comune. Si tratta di un trend in ascesa, che sembra coincidere anche con i desideri dei consumatori che dopo la sbornia dell'iperconsumo cercano con le loro scelte di acquisto di agire responsabilmente.
Questo testo nasce con l'obiettivo di dare senso al termine "consumo critico" nel campo dell'alimentazione e di definire il ruolo che la comunicazione ha nel promuovere questa sensibilità nei consumatori. Il lavoro raccoglie contributi di autori di ambiti disciplinari ed esperienziali diversi, accomunati dall'interesse per lo studio dei processi di produzione e consumo in ambito agroalimentare.
Partendo da un'analisi dei processi di comunicazione, ci si sofferma sui principali cambiamenti di questi ultimi anni sottolineando come la dimensione etica stia diventando pervasiva dei processi di comunicazione. Dopo una presentazione dei temi legati al concetto di sostenibilità , declinati in termini di politiche alimentari (produzione e consumo), si approfondisce la questione della sovranità alimentare e si conclude evidenziando il ruolo che la comunicazione ha nella promozione di comportamenti di consumo critico.
Vincenzo Russo è professore di Psicologia e consumi presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano.
Sergio Marelli è segretario generale di FOCSIV - Volontari nel mondo.
Aurelio Angelini è professore di Sociologia dell'ambiente e del territorio all'Università di Palermo e di Ambiente e sviluppo sostenibile presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 16,00 | EAN-13: 9788846424419 Gustavo Pietropolli Charmet Piercing e tatuaggio. Manipolazioni del corpo in adolescenza
Edizione: | Franco Angeli, 2013 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 16,00 | Descrizione | Qual è il significato che i ragazzi di circa 16 anni attribuiscono al piercing e al tatuaggio? Quali sono le ragioni profonde, affettive e relazionali, che giustificano l'esplosione di questa "moda" tra gli adolescenti? La recente diffusione di queste pratiche proprio tra i giovani e i giovanissimi ha offerto ai ricercatori dell'Istituto Minotauro l'occasione per realizzare un'indagine sul valore attribuito alla manipolazione del corpo nel contesto attuale della crescita adolescenziale. Il corpo dipinto, forato, inscritto attraverso il piercing, il tatuaggio ed altre manipolazioni affini, esprime una intenzione comunicativa, la cui forza è testimoniata dalla violenza stessa di queste pratiche. Il senso del messaggio rischia tuttavia di rimanere oscuro agli adulti, che mancano degli strumenti per decodificarlo. Questo saggio mette a disposizione di genitori, docenti ed educatori un'analisi psicologica approfondita delle opinioni dei sedicenni, delle descrizioni delle loro esperienze, delle argomentazioni portate a favore o contro l'impiego di tali pratiche, al fine di evidenziarne il valore e i limiti rispetto all'obiettivo di uno sviluppo il più possibile armonico del percorso di crescita.
Gustavo Pietropolli Charmet , docente di Psicologia Dinamica all'Università di Milano, Presidente dell'Istituto "Minotauro", giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Milano, psicoanalista di adolescenti ha pubblicato numerosi saggi sul disagio e le relazioni familiari durante la crescita adolescenziale.
Alessandra Marcazzan svolge attività di formazione, ricerca e prevenzione nell'area dell'adolescenza. Ha coordinato alcune ricerche-intervento sulla famiglia multiproblematica, sul consumo di hashish e marijuana nel gruppo adolescenziale, sui graffiti e le "tag". | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 19,00 | EAN-13: 9788856839692 Carla Lunghi Creative evasioni. Manifatture di moda in carcere
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 19,00 | Descrizione | Negli ultimi anni la ricerca di prodotti e di materiali attenti all'ambiente e ai diritti dei lavoratori, la valorizzazione e il recupero di tradizioni autoctone artigianali, l'interesse verso tipologie variegate di savoir-faire hanno imposto, anche nel campo della moda, interessi e stili di comportamento riconducibili ai principi della sostenibilità e della responsabilità .
Made in carcere e Sartoria San Vittore sono i due marchi di moda di cui si occupa il volume, che riporta i risultati di una ricerca sociologica condotta attraverso interviste in profondità ai responsabili e alle lavoratrici delle cooperative sociali di Officina creativa (carcere di Borgo San Nicola a Lecce e carcere di Trani) e di Alice (carcere di San Vittore a Milano e casa di reclusione di Bollate).
Si tratta di realtà imprenditoriali spesso alle prese con problemi di sostenibilità economica e in difficile equilibrio in un mercato molto competitivo, ma anche depositarie di singolari istanze sociali combinate con interessanti innovazioni di prodotto. In tali esperienze, eredi di una tradizione italiana che promuove il senso del bello e del ben fatto, il lavoro creativo sembra esplicarsi non solo come ricerca estetica e progettuale ma anche come forma d'inclusione e di riscatto umano e culturale.
In quest'ottica, dunque, le esperienze di Made in carcere e di Sartoria San Vittore rappresentano un'interessante occasione per capire come la moda possa essere, al giorno d'oggi, un luogo di incontro fra aspetti deboli ed elementi di successo della realtà produttiva.
Carla Lunghi è ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche e fa parte del Comitato Direttivo del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell'Università Cattolica di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Culture creole. Imprenditrici straniere a Milano (Milano 2003); La moda della responsabilità (con E. Montagnini, Milano 2007); Consumi ai margini (con L. Bovone, a cura di, Roma 2009); La precarietà degli oggetti. Estetica e povertà (con M.A. Trasforini, a cura di, Roma 2010). | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 21,00 | EAN-13: 9788846446190 Paolo Volontè La creatività diffusa. Culture e mestieri della moda oggi
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 21,00 | Descrizione | Il sistema della moda è uno dei settori più importanti del made in Italy , composto da aziende che esportano non solo i loro prodotti, ma anche l'immagine dell'Italia come patria del bello, del gusto, della qualità . Ma su di esso esistono credenze, luoghi comuni, stereotipi che spesso non corrispondono alla realtà di questo importante ambito della società italiana contemporanea. Si dice che il mondo della moda sia fatto di pure apparenze, di bella vita, di rapida obsolescenza. Oppure si pensa al sistema della moda come a un settore economico in cui qualcuno, baciato dal dono della creatività , riesce in breve tempo ad accumulare immense ricchezze.
Questo libro vuole sfatare alcune leggende, e provare a offrire una descrizione più attenta e più precisa del mondo della moda. Lo fa basandosi sui dati di una ricerca condotta tra il 2000 e il 2001 presso alcune aziende italiane, che nella loro varietà possono rappresentare l'ampio spettro delle esperienze, dalla piccola azienda artigiana fino al gruppo industriale di grandi dimensioni, dalla confezione no brand fino alla griffe di fama internazionale.
Ne emerge un quadro articolato, in cui appare chiaro che la caratteristica principale e la stessa forza portante del sistema della moda in Italia è il carattere diffuso della creatività , il suo permeare tutti gli angoli e tutti i livelli del sistema, dalla ideazione alla produzione, dalla comunicazione al consumo.
Paolo Volonté è docente di Teorie del mutamento sociale nella Facoltà di Design e arti della Libera Università di Bolzano e collaboratore del Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. | Aggiungi al Carrello |
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5. | € 38,00 | EAN-13: 9788820401115 Domenico Secondulfo Sociologia del consumo e della cultura materiale
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 38,00 | Descrizione | Solo apparentemente noi siamo il nostro corpo e la nostra mente, in realtà siamo anche la galassia di oggetti che ci circonda e che usiamo per sostenere, amplificare e rendere solida la nostra vita, personale e sociale. Una galassia di oggetti, in larga parte merci, che ha oltretutto anche una vita propria, e che passando di mano in mano disegna un proprio ciclo di vita che, dalla produzione sino agli scarti, segna, tappa dopo tappa, l'organizzazione di tutta la nostra società e di noi stessi.
La produzione, la distribuzione, l'acquisto e il consumo, il mercato dell'usato, gli scarti ed il riciclo, sono tutte tappe della vita sociale delle cose, dell'evoluzione di quella parte visibile della nostra società che è la cultura materiale. Nel suo dispiegarsi, collegandosi con le relazioni sociali che è chiamata a mediare, la cultura materiale diviene una struttura comunicativa e relazionale trasformata in oggetti, che può essere descritta ed analizzata, individuandone i flussi, le funzioni, i significati che maggiormente la caratterizzano.
Gli oggetti, i beni e le merci non vengono quindi prodotti ed usati soltanto materialmente, ma anche simbolicamente, ed è questo loro aspetto culturale e relazionale che viene esplorato in questo volume. Mappare i significati della cultura materiale, disegnarne i flussi di circolazione, individuarne i rituali di consumo, ecco il tentativo che troverete in queste pagine.
Domenico Secondulfo è ordinario di Sociologia generale ed insegna Sociologia dei processi culturali e Sociologia dei consumi nell'Università di Verona. Membro della Società Italiana di Antropologia Medica e dell'Associazione Italiana di Sociologia, dirige l'Osservatorio sui consumi delle famiglie italiane (Dipartimento TeSIS, Università di Verona - SWG). Si occupa da molti anni di sociologia dei consumi e di studi sulla cultura materiale, nonché di temi legati al mutamento sociale ed alla salute, con particolare attenzione per le medicine alternative. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo: Ditelo con i fiori, strutture del consumo e comunicazione sociale (FrancoAngeli); Trasformazioni sociali e nuove culture del benessere (FrancoAngeli); Per una sociologia del mutamento (FrancoAngeli); I volti del simulacro. Realtà della finzione e finzione della realtà (QuiEdit); Il mondo delle medicine alternative (FrancoAngeli); Sociologia del benessere. La religione laica della borghesia (Franco Angeli); Family values and domestic interiors , "Italian Sociological Review", 1/2011. | Aggiungi al Carrello |
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6. | € 24,00 | EAN-13: 9788856824384 Marco Pedroni Coolhunting. Genesi di una pratica professionale eretica
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 24,00 | Descrizione | Coolhunting: una parola misteriosa per molti, già desueta per gli addetti ai lavori. Una pratica professionale dai confini incerti, esercitata in modo multiforme da ricercatori di mercato, antropologi, sociologi, architetti, designer, stilisti, buyer, ma anche psicologi, giornalisti, consulenti moda, blogger e fotografi, una schiera di "cacciatori di tendenze" accomunati dall'abitudine a usare lo sguardo per mestiere.
L'immagine del coolhunter si è sedimentata nel senso comune in due opposti stereotipi: quello "romantico" del giovane globetrotter che, armato di fotocamera digitale e innata curiosità , va alla ricerca di segnali e tendenze espressive nei luoghi frequentati dalle comunità di trendsetter; di contro, la versione "apocalittica" che addita il coolhunter come molestatore della cultura giovanile, intento a spiare le identità dei teenager per trasformarle in fenomeni commerciali. Tra queste alternative manichee si apre uno spazio vuoto che il volume cerca di esplorare, analizzando il coolhunting come "campo" di peculiari relazioni sociali e professionali nato dentro il mondo della moda come erede del fashion forecasting, ma emancipatosi ampiamente dal fashion system fino a diventare una "pratica eretica" capace di estendere a numerosi settori dell'industria culturale la nevrotica esigenza di leggere i trend socio-culturali.
Attraverso le interviste a oltre 40 professionisti del settore, emerge un quadro del coolhunting come attività di intermediazione culturale, nell'accezione del sociologo francese P. Bourdieu, specializzata nell'intercettare la distinzione, vale a dire osservare le pratiche esperienziali di consumatori sempre più sofisticati e dei loro immaginari per coglierne gli aspetti distintivi e innovativi. Attraverso una posizione di mezzo tra produttori e consumatori, i coolhunter maneggiano un contenuto informativo ad alto valore culturale ed economico, ovvero le categorie di coolness, stile e lifestyle.
Marco Pedroni è dottore di ricerca in Sociologia e metodologia della ricerca sociale. Collabora con il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell'Università Cattolica di Milano. Svolge attività di docenza presso il consorzio interuniversitario Milano Fashion Institute. Ha pubblicato articoli e saggi sulle professioni creative, la moda, l'immigrazione e il pensiero di G. Simmel e P. Bourdieu; con P. Volonté ha curato il volume La creatività nelle professioni (Bolzano University Press, 2008). | Aggiungi al Carrello |
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7. | € 26,00 | EAN-13: 9788846498519 Antonella Mascio Visioni di moda
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 26,00 | Descrizione | Quali forme assume la moda? E quali possono essere gli ambiti che le competono e che si offrono allo sguardo dei ricercatori? Quando si parla di moda e quale è il limite che definisce il suo campo d'azione?
Queste sono alcune delle domande che ricorrono nei fashion studies e che vengono riprese, discusse e affrontate a vario livello nei saggi contenuti nel libro.
La moda comprende una moltitudine di aspetti della vita sociale e diviene talvolta la chiave d'accesso per studiare comportamenti e costruzioni identitarie. Affrontare l'universo del fashion significa perciò occuparsi non solo dei suoi oggetti (abiti, accessori,..) ma considerare anche gli aspetti culturali che li contestualizzano e li dotano di senso ampliando necessariamente la prospettiva d'analisi, poiché la moda riesce a permeare anche ciò che in prima istanza sembrerebbe non appartenerle affatto.
La scelta che guida la struttura del libro si basa su due assunti di base, necessari per tracciare un perimetro di riferimento: da un lato la moda viene considerata come campo di studi transdisciplinare; dall'altro come insieme di fatti culturali, da cui osservare comportamenti e pratiche del sociale. All'interno di questi confini si collocano le prospettive adottate dagli autori: Maria Giuseppina Muzzarelli e Nicoletta Giusti (visioni teoriche); Maria Catricalà e Elisa Tosi Brandi (visioni storiche); Simona Segre Reinach e Giovanna Cosenza (visioni estetiche e identitarie); Simona Ironico e Pierluigi Cervelli (visioni comunicative); Elena Codeluppi, Francesco Galofaro e Antonella Mascio (visioni global).
Antonella Mascio svolge attività di ricerca presso il dipartimento di Discipline della Comunicazione dell'Università di Bologna; collabora alla didattica per i corsi di laurea di Culture e Tecniche del Costume e della Moda e Sistemi e Comunicazione della Moda (Università di Bologna, sede di Rimini); di Scienze della comunicazione (Università di Bologna e Università S. Raffaele, Milano).
Da alcuni anni si occupa sia delle relazioni sociali presenti online, sia del rapporto fra moda e Internet, a cui ha dedicato diversi articoli. Di recente pubblicazione il volume Virtuali Comunità (2008). | Aggiungi al Carrello |
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8. | € 21,00 | EAN-13: 9788820405731 Antonella Mascio Fashion games. Moda, gioco e virtualità
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 21,00 | Descrizione | Come vengono definiti i game in relazione al fashion ? In cosa si contraddistinguono? Come possono essere analizzati rispetto al processo attuale di convergenza culturale e mediale? Quale valore assumono per i loro fruitori? Qual è il senso della moda in tali contesti?
Queste sono alcune delle domande a cui si è cercato di rispondere nei saggi del libro, attraverso approcci disciplinari diversi, seguendo percorsi storici e studi di caso rappresentativi.
Moda e gioco rappresentano ambiti in continua evoluzione che aprono a osservazioni, analisi e nuove definizioni. L'universo dei game è talmente ricco e complesso da diventare fonte di ispirazione non solo per i giocatori, ma anche per nuovi stilisti che a volte lo colonizzano con proprie produzioni, utilizzandolo come veicolo di comunicazione di nuovi outfit . La cura estetica e particolareggiata degli abiti, le funzionalità a essi connesse (fondamentali per determinati giochi), le possibilità di auto-costruzione e adattamento degli accessori al proprio character-avatar descrivono oggetti e pratiche tipici di molti ambienti ludici.
Il fashion - sia come "forma culturale-moda", sia come insieme di oggetti d'uso e consumo quotidiani - occupa uno spazio di rilievo nelle pratiche di socializzazione fra players . Costituisce uno strumento importante per la partecipazione ai mondi di gioco: è capace di creare valore attraverso la costruzione e l'uso di abiti digitali. Rappresenta uno strumento di differenziazione da altri sé , così come di integrazione con avatar affini. Produce connessioni fra l'" on-game " e la real life .
Antonella Mascio è ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi. Insegna nei Corsi di laurea in Moda dell'Università di Bologna, sede di Rimini. Da alcuni anni si occupa del rapporto fra moda e media e delle relazioni sociali nei mondi online. Fra le sue pubblicazioni Virtuali Comunità (Guerini e Associati, 2008) e Visioni di Moda (FrancoAngeli, 2008). | Aggiungi al Carrello |
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9. | € 27,00 | EAN-13: 9788820414252 Giampaolo Proni La lista della spesa e altri progetti. Semiotica, design, comportamenti delle persone
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 27,00 | Descrizione | L'autore di questo libro crede che la semiotica sia una logica utile per comprendere la vita di tutti i giorni così come per sostenere e guidare grandi progetti. Partendo dai fatti quotidiani si può arrivare a comprendere principi alti e importanti: per esempio che l'uomo stende progetti, nella sua mente o su qualsiasi altro supporto, perché con essi può risolvere dei problemi e soddisfare i propri desideri. E che tutti possono imparare a progettare bene e, progettando bene, a migliorare la propria vita e l'ambiente.
Giampaolo Proni racconta le ricerche che ha condotto con i propri collaboratori e studenti, dall'analisi degli oggetti quotidiani allo shopping di moda, dalla lettura degli spazi urbani alle tendenze dei centri commerciali, fino al drammatico montaggio di un mobile IKEA. Una riflessione sui segni e i testi che incontriamo ogni giorno e come possiamo usarli per progettare.
Giampaolo Proni insegna semiotica all'Università di Bologna. Da molti anni fa ricerca sui comportamenti di consumo e sulla semiotica per il design. Ha ideato e dirige dal 2008 il laboratorio di progettazione Designing the Sense . Ha pubblicato Leggere le tendenze (Lupetti Editori di Comunicazione), e, assieme a Michela Deni, ha curato per FrancoAngeli La semiotica e il progetto (2008). Quando può scrive anche narrativa. | Aggiungi al Carrello |
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10. | € 25,00 | EAN-13: 9788846474162 Mauro Ferraresi Marketing esperienziale. Come sviluppare l'esperienza di consumo
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 25,00 | Descrizione | Con questo libro intelligente e provocatorio il lettore, lo studioso, l'esperto di marketing, lo studente, l'uomo d'impresa hanno accesso a un approccio innovativo al marketing e al management, basato sulla nozione di esperienza di consumo.
L'esperienza del cliente è al centro di tutto il libro, e viene descritta attraverso gli aspetti sensoriali (Sense), affettivi (Feel), cognitivi (Think), comportamentali (Act) e relazionali (Relate).
Una ricca rassegna di casi statunitensi e italiani (tra cui Illy, Smemoranda, Armani e Prada, Benetton, Algida) esemplifica gli strumenti da utilizzare. Le attività di comunicazione, l'identità visiva e verbale, il prodotto, le iniziative di co-branding, gli spazi espositivi, i siti web e i media elettronici, e le persone costituiscono il quadro entro cui si costruisce l'esperienza del e con il cliente.
Nel volume si espongono i quattro passi necessari per offrire un'esperienza. I passi sono: analizzare il mondo esperienziale del cliente; costruire la piattaforma esperienziale; progettare l'esperienza di marca; strutturare la relazione.
Il libro è diventato rapidamente una lettura di riferimento per l'analisi dell'esperienza applicata ai consumi e al mercato.
Mauro Ferraresi insegna alla IULM di Milano e Feltre e all'Università di Ginevra. È studioso della società dei consumi e dei processi sociosemiotici della comunicazione. Analizza le trasformazioni sociali, economiche, mediatiche e antropologiche operate dalla nostra contemporaneità . È autore, tra l'altro, di Pubblicità e comunicazione, La marca, e La società del consumo, per i tipi Carocci.
Bernd H. Schmitt insegna marketing alla Columbia Business School di New York, dove è anche direttore del Center of Global Brand Leadership. Come CEO dell'Ex Group, ha svolto attività di consulenza per aziende di tutto il mondo, tra le quali Sony, Ford, Procter & Gamble, Esteé Lauder, DuPont e IBM. È l'autore insieme a Simonson di Marketing Aesthetics: The Strategic Management of Brands, Identity and Image.
Lia Zarantonello ha conseguito un dottorato di ricerca in Marketing e comunicazione di impresa presso l'Università IULM di Milano. Ha condotto studi sul marketing esperienziale presso la Columbia Business School di New York. | Aggiungi al Carrello |
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11. | € 20,00 | EAN-13: 9788820415174 Valeria Giordano Oltre il senso del limite. Giovani e giochi pericolosi
Edizione: | Franco Angeli, 2012 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 20,00 | Descrizione | Sembra maturata, negli ultimi anni, l'idea che i giovani abbiano deciso di dedicare il loro tempo libero a inseguire la più recente moda in fatto di giochi pericolosi. A cadenza periodica, assistiamo all'invasione di servizi giornalistici che raccontano - tra condanna morale e curiosità folkloristica - gli orientamenti estremi più in voga tra gli adolescenti di tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Indonesia. Le immagini e i resoconti di pratiche come balconing, choking game, eyeballing o ghost riding si mescolano così entro uno stesso calderone, dove spasso e azzardo si confondono, divertimento e disagio si sovrappongono e i giovani appaiono, contemporaneamente, vittime e carnefici delle più folli tendenze del momento.
Tuttavia il gioco pericoloso non è il semplice frutto di incoscienza o ignoranza del pericolo, né può essere relegato alla sola sfera del malessere o, peggio ancora, del comportamento patologico. Al contrario, rappresenta l'ultima declinazione di un linguaggio del rischio a cui gli adolescenti sembrano attingere per reclamare quelle esigenze personali e collettive che la società non è più in grado di garantire. Bere compulsivamente, sdraiarsi sotto un treno o saltare dal balcone di un hotel sono condotte che rinviano a dimensioni poco considerate dalla ricerca sociale, come il legame tra pericolo e piacere, abiezione e trasgressione, evasione e routine, autocontrollo e desiderio di superamento del sé.
Considerato in questi termini, il rischio giovanile diviene una risorsa per esprimere se stessi, per rafforzare la coesione e l'appartenenza a un gruppo, per affermare il proprio ideale di stile, gusto, consumo e svago collettivo.
Valeria Giordano è professore associato presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma. Insegna Sociologia della metropoli e Analisi e teorie della modernità presso la Facoltà di Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione dello stesso Ateneo.
Manolo Farci è dottore di ricerca in Comunicazione e Nuove tecnologie. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della comunicazione e Discipline umanistiche dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". Collabora con le cattedre di Analisi e teorie della modernità e Sociologia della metropoli presso la Facoltà di Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione della Sapienza, Università di Roma.
Paola Panarese è ricercatrice di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma e professore aggregato presso la Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione dello stesso Ateneo, dove coordina l'Osservatorio Mediamonitor Minori. | Aggiungi al Carrello |
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12. | € 34,50 | EAN-13: 9788856800548 Pierluigi Basso Fossali La promozione dei valori. Semiotica della comunicazione e dei consumi
Edizione: | Franco Angeli, 2011 | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 34,50 | Descrizione | Studiare la promozione dei valori identitari, di soggetto e oggetti, significa investigare le strategie con cui li caratterizziamo differenzialmente, ponendo attenzione all'intensità con cui possono essere percepiti e alla regolazione della loro diffusione. Promuovere vuol dire anche "far passare di rango", far accedere a un nuovo livello di pertinenza sociale alcuni valori che prima erano squalificati o bassamente percepiti come rilevanti. Questo libro affronta propriamente la vita dei valori all'interno della comunicazione sociale, scandagliando il ruolo dei media, quello delle marche e degli altri intangibili, quello dei consumi e degli stili di vita. Si tratta di mettere in luce una gestione del senso, lungo le pratiche comunicative e di consumo, sottesa tanto da principi di organizzazione (linguaggi, testi, istituzioni), quanto da fattori di indeterminazione (le contingenze connesse all'interazione e all'ambiente).
Nella seconda parte del libro, il lettore potrà trovare delle esemplificazioni di analisi di testi pubblicitari. In particolare, sono indagati annunci stampa e spot che ricorrono a una sofisticata elaborazione discorsiva proprio per operare una risemantizzazione dei prodotti e per riconnetterli alle forme di vita dei consumatori (non a caso si prenderanno in considerazione gli spot firmati da registi d'eccezione quali David Lynch e Michel Gondry).
Il libro vanta anche dei capitoli monografici dedicati alla promozione della musica, dai videoclip fino al concerto dal vivo (al centro di questa indagine si pone il gruppo dei Radiohead).
Le indagini proseguono accentrando teorizzazione e analisi sugli oggetti usati per promuovere valori, ovvero sul packaging, per poi spostarsi verso la caratterizzazione di "spazi di promozione", dalla sfilata al supermercato.
Pierluigi Basso Fossali è ricercatore presso l'Università IULM di Milano dove insegna Semiotica dei consumi e della pubblicità . In questi ultimi anni ha inoltre insegnato Comunicazione alimentare e Semiotica delle culture e delle pratiche di consumo presso l'Università di Scienze Gastronomiche e Storia del cinema presso l'Università di Bologna. Ha pubblicato fra l'altro Il dominio dell'arte (2002), Confini del cinema (2003), Interpretazione tra mondi (2006), Semiotica della fotografia (2006 con M.G. Dondero), Vissuti di significazione (2008). È nel comitato editoriale dei "Nouveaux Actes Sémiotiques".
Indice:
Premessa
Parte introduttiva. Pratiche di valorizzazione e di comunicazione. Fronti aperti dell'indagine semiotica
Promozione e tenuta dei valori
(Valori e valorizzazioni; Le valorizzazioni nella semiotica testuale; Il rischio della promozione; Schematizzazione categoriale come mappatura di campo; Le indagini teoriche del libro; Le indagini a venire)
La parte dell'analisi
(La perizia del semiologo; L'esempio; Il figurale)
Semiotica delle pratiche e della comunicazione
(Dieci tesi a sostegno di una semiotica delle pratiche; Semiotica della comunicazione; Ritorno critico sulla nozione di comunicazione)
Parte I. La promozione identitaria. Sociosemiotica delle mediazioni e dei consumi
Le forme di mediazione e la semiosfera
(Forme e livelli di mediazione; Semiosfera e organizzazione)
Semiotica della marca e mediazione
(Introduzione. La marca come software identitario; Autonomizzazione della marca; Nomadismo del logo, radicamento della griffe; La marca come effetto della circolazione del logo; Estensione e archeologia della marca; Corporate publicity e brand equity; Branding e passione del monitoraggio; Forme di vita possibili, auspice la marca; Organizzare la marca; La personalità semiotica della marca e la sua familiarizzazione; Lo storno del capitale identitario; La gestione identitaria di una marca; La valorizzazione della marca)
Per una semiotica critica degli intangibili
(Gli intangibili tra valuta e informazione
(Dal capitale intellettuale al capitale semiotico; Il paradosso identitario degli intangibili; La categoria degli intangibili è ben costruita?; La radicalità del punto di vista semiotico; Valutare gli intangibili: il mandato per una ricerca)
Per una semiotica dei consumi
(Perlustrazione di campo con enfasi contrastiva; Caratterizzazione delle pratiche di consumo; Conclusioni. Dal puro consumismo al consumo produttivo)
Forme di vita in stoccaggio: lifestyle e mercato identitario
(Lifestyle e mercato identitario; Logiche identitarie e moda; Il lifestyle)
Parte II. Promozione di oggetti e oggetti in promozione. Semiotica della pubblicità e degli spazi di fruizione
La promozione figurale della pubblicità a stampa
(L'interstizialità della pubblicità ; Abbordare la pubblicità ; La pubblicità come terreno di gioco linguistico; L'argomentazione figurale del valore; Un bouquet che emana dal testo. Analisi di un corpus pubblicitario)
La promozione dell'esperienza negli spot
(Una città a misura d'auto. Uno spot a mediazione del nuovo; Uno spot acceso sul mondo delle idee. La formazione di un giocatore; Colpo di fulmine. Uno spot a prova d'alcol)
La promozione della musica
(La valorizzazione dell'evento. Promozione e consumo del rock; La canzone promossa dal vivo. Drammatizzazione dell'enunciazione nello spazio; La musica nel carrello della spesa. Un videoclip autoriflessivo)
Oggetti per promuovere e spazi di consumo
(Il packaging; La sfilata; Il supermercato)
Bibliografia. | Aggiungi al Carrello |
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13. | € 27,00 | EAN-13: 9788820495909 John Carl Flugel Psicologia dell'abbigliamento
Edizione: | Franco Angeli | Collana: | Consumi, moda e loisir | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 27,00 | Descrizione | Psicologia dell'abbigliamento è considerato un testo fondamentale per almeno tre motivi: è il libro più originale e profondo sugli aspetti psicologici della moda; costituisce la prima applicazione sistematica della teoria psicoanalitica al fenomeno del vestire; prevede esattamente l'evoluzione della moda.
L'opera si sviluppa sostanzialmente attraverso l'analisi delle tre fondamentali motivazioni profonde che stanno alla base dell'abbigliamento: la decorazione, il pudore e la protezione. Il conflitto tra "decorazione" e "pudore", e il compromesso che ne deriva, costituiscono il punto chiave della psicologia del vestire.
Come il sintomo nevrotico, anche l'abito è un compromesso risolutivo tra impulsi inconsci in conflitto.
Le vesti accrescono l'attrazione sessuale e lo spostamento dell'erotismo dal corpo all'abbigliamento fa di questo un simbolo sessuale, destinato a caricarsi di tutti i contenuti che costituiscono gli equivalenti "culturali" del sesso: il potere, la ricchezza, l'autorità . Partendo da questi presupposti, Flugel analizza le differenze sessuali, passando quindi a parlare dei vari tipi di abbigliamento, delle forze e delle vicissitudini della moda, dell'evoluzione dell'abbigliamento, della sua etica e del suo futuro. Ed è qui che, forse, egli più mostra la sua genialità non solo con osservazioni e annotazioni precorritrici, ma soprattutto con la capacità di rilevare le connessioni tra il comportamento e l'ideologia e d'analizzare i fondamenti psicoanalitici dell'ideologia sociale, dell'etica e dell'estetica espressi attraverso l'abbigliamento.
Pochi cultori della psicoanalisi hanno saputo, come Flugel, sul terreno sperimentale e con un argomento di natura sociologica dimostrare la verità dell'ideale freudiano della psicoanalisi come metodo per spiegare il mondo. | Aggiungi al Carrello |
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